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MERCOLEDÌ 08 MAGGIO 2024
Notizie flash
Rubrica Primi adempimenti
 Notizie flash - Primi adempimenti  
Seconda chance per i vecchi "predissesti"

La legge di bilancio 2017 consente agli enti locali che hanno presentato o conseguito l'approvazione dei loro piani di riequilibrio finanziario prima dell'approvazione del rendiconto 2014 di rimodulare o riformulare il piano, scorporando dal valore del rientro la quota del disavanzo che emerge dal riaccertamento straordinario dei residui.
 

La legge di bilancio per il 2017 presenta interessanti novità per gli enti locali che hanno fatto ricorso al predissesto.

Il comma 434 consente agli enti locali che hanno presentato o conseguito l'approvazione dei loro piani di riequilibrio finanziario prima dell'approvazione del rendiconto 2014 di rimodulare o riformulare il piano, entro il 31 marzo, scorporando dal valore del rientro la quota del disavanzo che emerge dal riaccertamento straordinario dei residui; tale quota può essere ammortizzata nell'arco massimo di 30 anni. Naturalmente, tutto ciò vale solo per i residui antecedenti al 1° gennaio 2015. Il successivo comma 435 offre la medesima opportunità agli enti locali che hanno proceduto alla revisione dei residui, a seguito di pronuncia della Corte dei Conti, negli anni 2012/2014, con l'effetto di aver determinato un disavanzo ripianabile con un piano triennale ex articolo 193 del D.Lgs. n. 267/2000.

Il comma 436 disciplina nuovamente l'ipotesi di accesso al Fondo di rotazione previsto dall'articolo 243-ter del Tuel. Vengono modificate le misure che ne condizionano il godimento (articolo 243-bis, comma 9) con due vincoli: entro cinque anni va effettuata la riduzione di almeno il 10% delle spese per acquisti di beni/prestazioni di servizi attraverso l'utilizzo di risorse proprie, non calcolando nel plafond la copertura dei costi dei rifiuti e acquedottistici, di trasporto pubblico locale, di illuminazione pubblica e di accoglienza dei minori; inoltre, entro il medesimo termine va garantita la riduzione di almeno il 25% delle spese per trasferimenti della spesa corrente, fatta eccezione per le somme destinate ad altri livelli istituzionali e/o fondazioni.

L'individuazione dei beneficiari, le finalità, i criteri e le modalità di rideterminazione e di riparto del Fondo di rotazione è rinviata ad uno o più decreti ministeriali, da adottarsi su proposta del Mef.

 
Fonte: Il Sole 24 Ore n. 341 del 12/12/2016 pag. 41
Autore: Ettore Jorio
 
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